La geotermia in Italia si rivela essenziale per una crescita sostenibile, riducendo inquinamento e dipendenza da fonti fossili. Con il progetto Pangea e nuove tecnologie, il paese mira a soddisfare il 30-40% del fabbisogno termico con energia pulita. Investimenti e sostegno istituzionale sono cruciali per valorizzare il suo potenziale energetico.
La geotermia in Italia emerge come una soluzione fondamentale per affrontare l’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana, un’area fortemente colpita da questo problema, per una crescita sempre più sostenibile. Oltre al traffico e agli allevamenti, il riscaldamento degli edifici contribuisce significativamente a questa problematica ambientale. Il passaggio dalla combustione di fossili al riscaldamento geotermico rappresenta un punto di svolta cruciale, come evidenziato durante un evento a Rimini.
Andrea Ferrara, responsabile dello sviluppo presso Fri-El Geo, ha presentato il progetto Pangea, identificando circa 100 potenziali siti per impianti geotermici nella sola Pianura Padana. Questi impianti potrebbero ridurre il consumo di gas italiano di oltre 9,6 miliardi di metri cubi, equivalente al 15% del consumo nazionale, e abbattere le emissioni di CO2 di oltre 17 milioni di tonnellate nel nord Italia, una delle regioni più inquinate d’Europa.

La geotermia in Italia: Ferrara guida il cambiamento con il progetto Pangea
Le richieste di Ferrara per il supporto istituzionale riflettono il sentimento diffuso tra gli operatori del settore. Essi vedono nella geotermia una soluzione essenziale per ridurre l’inquinamento e la dipendenza energetica da fonti non rinnovabili. Inoltre, Ferrara ha sottolineato il fatto che il settore geotermico italiano ha attirato l’interesse di investitori internazionali, il che potrebbe portare a una significativa espansione e a un ulteriore sviluppo tecnologico.
L’Emilia Romagna si è distinta come la prima regione a credere nel progetto Pangea. Il primo impianto geotermico a Ostellato è già in fase di realizzazione e sarà operativo entro il 2025. Questo impianto fornirà energia pulita a una serra idroponica di oltre 30 ettari e alle industrie limitrofe.
Il progetto Pangea e il futuro energetico sostenibile
Il progetto Pangea comprende anche altri 18 impianti in fase di sviluppo, con l’intenzione di avviare 3-4 nuovi cantieri nei prossimi anni, inclusi quelli nelle vicinanze di grandi città come Torino e Milano. Ferrara sottolinea che un singolo impianto geotermico può riscaldare fino a 120.000 abitazioni, offrendo un’opportunità significativa per ridurre l’inquinamento e la dipendenza dalle fonti fossili.
Ferrara pone l’attenzione sull’importanza del sostegno istituzionale per il settore della geotermia, richiedendo chiarezza normativa, incentivi per le energie rinnovabili e semplificazioni delle procedure. L’Italia, attualmente, produce solo il 2,1% dell’elettricità e l’1,35% del calore da fonti geotermiche, ma Ferrara è ottimista sul potenziale di crescita del settore, prevedendo che il paese possa facilmente soddisfare il 30-40% del suo fabbisogno termico con energia geotermica pulita.

Geotermia in Italia per una crescita sostenibile: espansione e prospettive future
Oltre alle risorse a media entalpia su cui si concentra Fri-El Geo, l’Italia ha un potenziale geotermico ancora più ampio. Le risorse geotermiche teoricamente accessibili entro i 5 km di profondità potrebbero soddisfare cinque volte il fabbisogno energetico nazionale. Dopo un periodo di stagnazione, potrebbe arrivare una svolta nel settore, soprattutto in Toscana, dove è in corso la valutazione di un piano d’investimenti che potrebbe portare a una significativa espansione delle centrali geotermoelettriche.
La regione ha una lunga tradizione nell’estrazione e nell’utilizzo dell’energia geotermica, con il gestore del parco geotermoelettrico toscano, Enel Green Power, che sta valutando un piano d’investimenti che potrebbe portare a una significativa espansione delle centrali geotermoelettriche.

Il sindaco di Santa Fiora in provincia di Grosseto, Federico Balocchi, ha evidenziato l’importanza della geotermia per lo sviluppo sostenibile del territorio, concentrandosi sul suo valore plurimo e sulle opportunità di sfruttamento del calore per diverse applicazioni industriali e domestiche.
Si apre la strada verso un futuro più pulito
Occorre anche sottolineare l’importanza delle reti di teleriscaldamento nel facilitare l’adozione della geotermia per il riscaldamento domestico e industriale. Queste reti consentono di distribuire l’energia termica prodotta dagli impianti geotermici direttamente agli utenti finali, riducendo la necessità di combustibili fossili e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.
La geotermia rappresenta una risorsa preziosa per ridurre l’inquinamento e la dipendenza dalle fonti fossili in Italia. Con il giusto sostegno istituzionale e investimenti adeguati, il settore potrebbe vedere una significativa espansione, contribuendo in modo concreto alla transizione verso un’economia più sostenibile e pulita.
Fonte: greenreport.it
Immagine di copertina: Energia geotermica – Fri-El Geo website