Vogliamo esplorare un argomento di grande rilevanza: il white paper presentato da DNV, “The Integrated ESG Approach. Driving the Future of Sustainable Food Systems”. Scopriremo come questo documento prospetti un nuovo approccio per guidare la trasformazione del settore verso pratiche più sostenibili e come le aziende possono beneficiare da questa prospettiva integrata ESG.
La sostenibilità nel settore alimentare è una priorità urgente, vista la crescita demografica prevista e l’attuale pressione sui sistemi alimentari. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi di persone. Questa crescente domanda di cibo è accompagnata da sfide significative, come i cambiamenti climatici, l’evoluzione del contesto economico e sociale e la necessità di ripensare le filiere alimentari in chiave sostenibile.

In risposta a queste sfide, DNV, un ente indipendente specializzato in servizi di assurance, certificazione, formazione e verifica su scala globale, ha presentato il white paper intitolato “The Integrated ESG Approach. Driving the Future of Sustainable Food Systems”. Questo documento propone un approccio innovativo e misurabile per guidare la trasformazione del settore alimentare verso la sostenibilità.
DNV: il contesto globale e le sfide ambientali nella gestione delle risorse del pianeta
Attualmente, l’umanità sta consumando risorse equivalenti a 1,75 pianeti Terra, e si prevede che entro il 2030 saranno necessari due pianeti per soddisfare le esigenze della popolazione mondiale. Con il 50% della superficie terrestre già destinata alla produzione alimentare, il settore contribuisce al 34% delle emissioni antropiche di gas serra, con l’agricoltura responsabile del 71% di queste emissioni.
A livello sociale, l’agricoltura impiega il 27% della popolazione mondiale, ma il 70% del lavoro minorile è concentrato in questo settore. A valle della catena di fornitura, ci sono 2 miliardi di persone affette da carestia, mentre 1,9 miliardi di adulti soffrono di obesità o sovrappeso. Inoltre, lo spreco alimentare contribuisce al 6-8% delle emissioni antropiche, piazzandosi come il terzo maggior produttore di gas serra, superato solo da Cina e Stati Uniti.

DNV: la necessità di una trasformazione sostenibile nel contesto globale delle catene alimentari
La situazione richiede una trasformazione sostenibile per preservare il pianeta, garantire l’accesso universale a una corretta alimentazione e rispondere alle esigenze delle generazioni future. Questa trasformazione deve abbracciare una gestione circolare del ciclo di vita del prodotto, superando l’approccio lineare “dal campo alla tavola”.
Nicola Rondoni, Head of Section e Direttore del programma “Sustainable Food Systems and Supply Chains” di DNV, sottolinea che finora le aziende hanno affrontato difficoltà nel concordare una definizione comune di sostenibilità. Il quadro normativo frammentato ha portato a un approccio parziale concentrato principalmente sugli aspetti ambientali, come la valutazione della Carbon Footprint, trascurando le sfere sociali e di governance.

DNV: il white paper ‘The Integrated ESG Approach’ – una prospettiva globale per la sostenibilità nei sistemi alimentari
Il white paper di DNV propone un approccio integrato ESG (Environmental, Social, Governance) per valutare in modo completo e misurabile la sostenibilità, sia a livello di prodotto sia di intere catene di fornitura. Presentato a Palazzo delle Stelline (MI) il 9 marzo 2023, il documento riflette su come una strategia adeguata dovrebbe incorporare tutte e tre le dimensioni ESG.
La valutazione comprende indicatori minimi, comuni a più settori, e indicatori specifici del settore alimentare, come l’uso del suolo, la perdita di biodiversità, la gestione dei packaging e dei rifiuti. L’approccio ESG integrato offre vantaggi come l’adattabilità, la modularità e la flessibilità, consentendo alle aziende di analizzare sistemi complessi e affrontare situazioni eccezionali.

Percorsi strategici: DNV verso una valutazione ESG efficace per il settore alimentare
Per una valutazione accurata, DNV suggerisce tre tipi di indicatori: minimi, specifici del settore e raccomandati. Gli indicatori minimi sono legati alle grandi sfide globali, come l’uso dell’energia, il rispetto dei diritti umani e il risk management. Gli indicatori specifici del settore alimentare coprono ambiti ambientali, sociali e di governance, mentre gli indicatori raccomandati offrono una valutazione più dettagliata su elementi specifici di una categoria di prodotto.
Nicola Rondoni conclude affermando che l’approccio ESG integrato rappresenta una sfida e un’opportunità per le aziende del settore alimentare. Incorporando questa metodologia nella strategia aziendale, le imprese possono guadagnare un vantaggio competitivo attraverso un impatto positivo sull’ambiente e la società, preservando il pianeta per le generazioni future.
Fonte: www.dnv.it
Immagine di copertina: Adobe Stock di Budimir Jevtic