Il turismo sostenibile è una forma di viaggio che rispetta l’ambiente, le culture e le comunità locali. L’Organizzazione mondiale del turismo ha alcune semplici pratiche per viaggiare in modo più rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. Con poco impegno si può fare davvero tanto.
Il turismo sostenibile è una sfida e un’opportunità per il settore turistico e per i viaggiatori. Si tratta di un modo di viaggiare che cerca di minimizzare gli impatti negativi e massimizzare i benefici per le destinazioni visitate. L’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) definisce il turismo sostenibile come «il turismo che tiene pienamente conto dei suoi impatti economici, sociali e ambientali presenti e futuri, considerando le esigenze dei visitatori, delle imprese, dell’ambiente e delle comunità ospitanti».
Il turismo sostenibile si basa su alcuni principi fondamentali, tra cui:
- La conservazione della biodiversità e degli ecosistemi naturali.
- La valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali.
- La distribuzione equa dei benefici economici tra le popolazioni ospitanti.
- La riduzione dei consumi di risorse e delle emissioni di gas serra.
- La sensibilizzazione e l’educazione dei viaggiatori e degli operatori turistici.
- La partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali nella pianificazione e nella gestione del turismo.

Turismo sostenibile: questione etica ma non solo
Il turismo sostenibile non è solo una questione etica, ma anche una questione strategica. Infatti, il turismo è uno dei settori economici più importanti e in crescita nel mondo, con oltre 1,4 miliardi di spostamenti internazionali nel 2019. Tuttavia, il turismo può anche avere effetti negativi sulle destinazioni, come il sovraffollamento, l’inquinamento, la perdita di biodiversità, la gentrificazione, la perdita di identità culturale e il conflitto sociale. Per questo motivo, è necessario promuovere un turismo più responsabile e sostenibile, che possa garantire la qualità delle esperienze turistiche e la conservazione delle risorse naturali e culturali per le generazioni future.
Per misurare il grado di sostenibilità del turismo, esistono diversi indicatori e strumenti che possono essere utilizzati a livello globale, nazionale o locale. Alcuni esempi sono:
- Il Global Sustainable Tourism Dashboard, che monitora i progressi del turismo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.
- Il Tourism Sustainability Index, che valuta le performance di 180 paesi in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica del turismo.
- Il Sustainable Tourism Program, che certifica le destinazioni che adottano buone pratiche di gestione sostenibile del turismo.
- Il Travelife Certification, che riconosce le imprese turistiche che rispettano i criteri di sostenibilità ambientale e sociale.
Per rispettare l’ambiente occorre un turismo sostenibile con piccole e semplici buone pratiche
Il turismo sostenibile è quindi una sfida e un’opportunità per il settore turistico e per i viaggiatori. Si tratta di un modo di viaggiare che richiede una maggiore consapevolezza, una maggiore informazione e una maggiore responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti. Il turismo sostenibile è anche un modo di viaggiare che offre maggiori benefici, come una maggiore autenticità, una maggiore diversità, una maggiore qualità e una maggiore solidarietà.
L’Organizzazione mondiale del turismo ha riconosciuto delle pratiche per un turismo sostenibile, alcune semplici accortezze che però possono fare davvero la differenza in ottica di un comportamento responsabile:
1. Soggiornare in alloggi ecosostenibili
Soggiornare in alloggi ecosostenibili significa scegliere strutture ricettive che rispettano l’ambiente e le comunità locali, utilizzando materiali naturali, fonti di energia rinnovabile, sistemi di risparmio idrico ed energetico, prodotti biologici e locali. Questo tipo di alloggi offre un’esperienza autentica e di qualità ai viaggiatori, che possono entrare in contatto con la natura e la cultura del luogo. Inoltre, soggiornare in alloggi ecosostenibili contribuisce a sostenere l’economia locale e a creare occupazione.

2. Fare un uso ottimale delle risorse ambientali
Fare un uso ottimale delle risorse ambientali significa evitare lo spreco e il consumo eccessivo di acqua, energia, cibo e altri beni durante il viaggio. Questo comportamento ha effetti positivi sia sull’ambiente sia sul portafoglio. Per fare un uso ottimale delle risorse ambientali si possono adottare alcune semplici azioni, come spegnere le luci e gli elettrodomestici quando non servono, chiudere i rubinetti quando non si usa l’acqua, riutilizzare gli asciugamani e le lenzuola negli alloggi, portare con sé una borraccia riutilizzabile, preferire i prodotti sfusi o con meno imballaggi.

3. Preferire i mezzi pubblici o alternativi all’auto
Preferire i mezzi pubblici o alternativi all’auto significa ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento dell’aria causati dal trasporto privato. Questa scelta ha anche altri vantaggi, come risparmiare sui costi del carburante e del parcheggio, evitare lo stress del traffico, scoprire meglio il territorio e le sue attrazioni, incontrare le persone del luogo. Per preferire i mezzi pubblici o alternativi all’auto si possono usare il treno, il bus, la metropolitana, il tram, la bicicletta o il cammino. In alcuni casi si può anche optare per il carpooling o il carsharing.

4. Rispettare le tradizioni e le culture delle comunità locali
Rispettare le tradizioni e le culture delle comunità locali significa apprezzare la diversità e l’autenticità dei luoghi visitati, senza imporre la propria visione del mondo o giudicare le abitudini altrui. Questo atteggiamento favorisce l’arricchimento personale e l’interculturalità. Per rispettare le tradizioni e le culture delle comunità locali si possono informarsi sulle loro usanze, lingue e religioni prima di partire, seguire le regole di comportamento nei luoghi sacri o sensibili, chiedere il permesso prima di fotografare o filmare le persone o i monumenti, partecipare alle feste e alle manifestazioni locali.

5. Supportare le imprese locali
Supportare le imprese locali significa contribuire allo sviluppo economico e sociale delle destinazioni visitate, favorendo la distribuzione equa dei benefici del turismo. Questa scelta ha anche altri vantaggi, come scoprire i prodotti tipici e artigianali del luogo, conoscere le storie e le esperienze delle persone che li producono, ricevere consigli e suggerimenti utili per il viaggio. Per supportare le imprese locali si possono acquistare i prodotti direttamente dai produttori o nei mercati locali, scegliere guide e operatori turistici del luogo, mangiare nei ristoranti tipici o nelle case delle famiglie locali.

6. Viaggiare lento, dedicando più tempo a una sola destinazione
Viaggiare lento significa dedicare più tempo a una sola destinazione, per approfondire la conoscenza del territorio e delle sue peculiarità. Questo modo di viaggiare permette di vivere esperienze più intense e significative, senza correre da un luogo all’altro in modo superficiale. Inoltre, viaggiare lento riduce l’impatto ambientale del turismo, limitando gli spostamenti e le emissioni di gas serra. Per viaggiare lento si possono scegliere destinazioni vicine o facilmente raggiungibili, pianificare il viaggio con calma e flessibilità, privilegiare le attività all’aria aperta e a contatto con la natura, lasciarsi guidare dalla curiosità e dalla scoperta.

7. Dire NO alla plastica monouso
Dire NO alla plastica monouso significa evitare di utilizzare oggetti di plastica che si usano una sola volta e poi si buttano, come bottiglie, bicchieri, posate, cannucce, sacchetti, contenitori. Questi oggetti sono molto dannosi per l’ambiente, perché inquinano i mari, i fiumi, i laghi, le terre e minacciano la vita di molte specie animali e vegetali. Per dire NO alla plastica monouso si possono portare con sé borracce riutilizzabili, sacchetti di stoffa, contenitori ecologici, posate di legno o metallo, cannucce di bambù o acciaio. Inoltre, si possono preferire i prodotti sfusi o con meno imballaggi.

8. Mangiare cibo a km zero
Mangiare cibo a km zero significa preferire i prodotti freschi, di stagione e provenienti da agricoltura biologica o integrata. Questo tipo di alimentazione ha effetti positivi sia sulla salute sia sull’ambiente. Infatti, il cibo a km zero è più sano, più gustoso e più sicuro, perché contiene meno pesticidi, conservanti e additivi. Inoltre, il cibo a km zero riduce l’impatto ambientale del turismo, perché riduce i trasporti e le emissioni di gas serra, favorisce la biodiversità e la conservazione delle risorse naturali. Per mangiare cibo a km zero si possono scegliere i ristoranti tipici o le case delle famiglie locali che offrono piatti tradizionali e prodotti locali.

Fonti: www.nationalgeographic.it / www.unwto.org
Immagine di copertina: Adobe Stock di xreflex