Gli edonisti potrebbero avere la loro rivincita: un’immersione nel mondo di quei piaceri quotidiani che costruiscono il futuro! Gli edonisti trovano vantaggio nell’assaporare momenti come un buon pasto o chiacchiere con amici: non solo soddisfazione istantanea ma investimento nel futuro secondo le neuroscienze. Autocontrollo e edonismo potrebbero accordarsi, e il “test del marshmallow” dimostra la gratificazione ritardata porta al successo.
Con il termine edonismo parliamo di quei momenti in cui decidi di gustare quel piatto prelibato anziché fare il lavoro rimandato per l’ennesima volta come per esempio i lavori domestici. Ma aspetta, non è solo una questione di godimento immediato, è un investimento nel tuo futuro! Le neuroscienze ci svelano che dietro questi piaceri c’è molto di più di quanto possiamo immaginare.
Ma cosa intendiamo per piaceri quotidiani? Parliamo del godimento puro, del sorseggiare un buon bicchiere di vino, del chiacchierare con gli amici, del giocare come se non ci fosse un domani, e, sì, anche dei momenti di intimità con il proprio partner. Katharina Bernecker, ricercatrice in psicologia all’Università di Zurigo, ha alzato un sopracciglio e si è chiesta: “E se, a sorpresa, questi piaceri ci stessero aiutando a costruire un futuro fantastico?” Quindi, se qualcuno ti dà un’occhiata strana mentre assapori quel gelato, digli che stai costruendo il tuo futuro.

Tutti sappiamo che c’è una voce interiore che dice: “Smetti di divertirti e vai a fare qualcosa di utile!” Quella voce potrebbe chiamarsi autocontrollo. Ma Katharina Bernecker fa un appunto interessante: l’autocontrollo è come un amico che ci dice di non mangiare tutto il cioccolato in una volta, mentre l’edonismo è come quel ragazzo che ci spinge a farlo comunque. Ma ecco la svolta: sembra che queste due voci potrebbero in realtà andare d’accordo.
Tra esperimenti sociali e la scoperta del vivere bene: i piaceri quotidiani non costruiscono solo un futuro migliore
E non dimentichiamoci dell’esperimento del marshmallow. I ricercatori hanno scoperto che i bambini che resistono alla tentazione di mangiarne uno subito (e aspettano invece 15 lunghi minuti per averne un secondo) tendono a ottenere successi maggiori nella vita. Quindi, chiunque abbia mai rimandato la gratificazione per qualcosa di migliore in futuro, applausi a voi!

Non dimentichiamo che la scienza è andata a scuola dalla filosofia. Ricordi quella domanda che tutti si sono posti almeno una volta nella vita: “Cosa vuol dire vivere bene?”. Gli antichi greci tendevano a quella dolce ricerca del piacere, ma con una piccola sfumatura: cercavano anche di evitare la sofferenza. Quindi, basicamente, volevano solo la parte buona della vita. Ma poi c’è stata tutta questa faccenda dell’eudemonismo, dove la felicità è diventata l’obiettivo.
E c’è anche il circuito della ricompensa nel cervello: quel meccanismo che ci fa sentire bene quando soddisfiamo i nostri bisogni vitali, come la fame e la sete. Ma la cosa interessante è che questi piaceri edonistici sono finiti nel mix. E ora le aziende vogliono sfruttarlo. Immagina un mondo in cui un dispositivo capisce cosa ti fa venire la pelle d’oca musicalmente e ti offre la tua dose giornaliera di piacere sonoro. Non è forse un bel modo di affrontare la vita?

Quindi, che tu sia un fan sfegatato dell’edonismo o un campione dell’autocontrollo, ricorda che godersi la vita è più che un semplice piacere passeggero. Potrebbe essere il tuo biglietto per un futuro migliore. Quindi alza quel bicchiere (o quel gelato) e brinda a te stesso, ai tuoi piaceri quotidiani e a un futuro luminoso che stai costruendo un sorriso alla volta.
Immagine di copertina: Adobe Stock di PintoArt