SESA Spa di Este, all’interno del progetto Educazione Ambientale, promuove un laboratorio scolastico specifico che illustra come gestire correttamente i materiali degli imballaggi leggendo le indicazioni riportate sui packaging una volta terminata la loro funzione.
Tra i molteplici messaggi educativi promossi da SESA Spa e Gestione Ambiente Scarl attraverso i laboratori didattici nelle scuole, riveste un ruolo significativo il raggiungimento di elevati standard di qualità nella raccolta differenziata. Le modalità e gli spunti che conducono a tale risultato sono diversi e si trovano impliciti in tutti i laboratori proposti. Tuttavia, per essere sempre più originali e coinvolgenti, la scelta si è orientata verso un’attività pratica che consiste nell’analisi e nella comprensione delle informazioni riportate sulle etichette degli imballaggi.

Le confezioni dei prodotti che acquistiamo quotidianamente presentano diversi messaggi e illustrazioni. Alcune immagini sono ormai trascurate poiché rappresentano simboli standard o hanno una lunga tradizione. Altre, più recenti, possono risultare poco comprensibili. Da gennaio 2023, i produttori di imballaggi sono obbligati a includere sulle confezioni dei prodotti che commercializzano le cosiddette “etichette ambientali”. Questa forma di etichettatura obbligatoria consiste nell’applicare un’etichetta su ogni imballaggio contenente informazioni sulla sua composizione, modalità di utilizzo e riutilizzo, possibilità di riciclaggio e smaltimento.
L’etichetta ambientale deve essere applicata su ogni componente separabile dell’imballaggio. Per esempio, su una confezione di merendine, queste informazioni devono essere indicate sull’incarto primario del prodotto e sulle componenti dell’unità di vendita (la confezione che contiene le singole merendine). Solitamente, questa unità di vendita è costituita da un contenitore di carta e una confezione di plastica.

SESA Spa di Este e il laboratorio specifico sulle indicazioni applicate sui packaging per una giusta raccolta differenziata
Nel laboratorio didattico che affronta questo tema, agli studenti vengono forniti diversi tipi di imballaggi vuoti, come cartoni del latte e flaconi di detergente in plastica. Gli studenti hanno l’opportunità di esaminare le forme, le consistenze e i materiali dei vari tipi di packaging. Ciò permette loro di comprendere la funzione di contenimento, protezione e conservazione del prodotto. Dopo la parte teorica, inizia la parte pratica in cui gli studenti cercano tutte le informazioni riportate sull’imballaggio che possono aiutare il consumatore a gestirlo correttamente una volta diventato rifiuto.
Un ulteriore approfondimento riguarda la verifica della presenza di dichiarazioni ambientali, come l’utilizzo di materiali riciclati, le prestazioni ecologiche dell’imballaggio e le caratteristiche specifiche legate alla sua filiera di produzione (uso di energie rinnovabili, certificazioni, ecc.). Queste informazioni, nella maggior parte dei casi, si traducono in simboli, marchi o loghi che devono essere decodificati e compresi. Per esempio, ci sono simboli che indicano la biodegradabilità e la compostabilità dei sacchetti in bioplastica o carta che possono essere utilizzati per la raccolta dell’umido.
Per aumentare la familiarità e la comprensione di queste importanti informazioni, vengono proposti diversi approcci, come la creazione di un albero delle etichette ambientali in cui gli studenti esprimono la propria creatività, creando una collezione di simboli e figure.

L’importanza per il futuro sta proprio nel saper comprendere le informazioni delle confezioni e aumentare così la raccolta differenziata
L’obiettivo che SESA Spa di Este si pone on il laboratorio sulle etichette ambientali è di facilitare la raccolta differenziata, aumentando così il recupero di importanti quantità di carta, plastica, alluminio e vetro. Il concetto di rifiuto che diventa risorsa viene enfatizzato attraverso un nuovo sistema che considera l’osservazione, la consapevolezza e la comprensione del vasto mosaico di simboli presenti sui packaging. In questo modo, si promuove una maggiore responsabilità e si riduce la necessità di scuse e giustificazioni da parte dei consumatori, compresi quelli più giovani. Essi rappresentano un anello cruciale nel complesso processo di prevenzione qualitativa e quantitativa dei rifiuti.

Oltre ai rifiuti, un altro importante argomento trattato durante i laboratori proposti da SESA SPa e Gestione Ambiente è l’Agenda Globale 2030. In particolare, l’Obiettivo 12 “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo” promuove l’adozione di pratiche di consumo e produzione sostenibili attraverso la diffusione del seguente messaggio: “Entro il 2030, assicurare che le persone in tutto il mondo siano informate e consapevoli dello sviluppo sostenibile e di stili di vita in armonia con la natura”. Fondamentalmente, se le persone sono a conoscenza dell’impatto che le proprie scelte, comprese quelle di consumo, possono avere sull’ambiente, possono modificare le proprie abitudini.
Fonte: www.sesaeste.it
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