Fondazione CESVI e Factanza Media – la macchina distrutta dalla grandine: un’installazione audace, posta in evidenza durante la Milano Fashion Week, ha scosso le coscienze dei passanti con un messaggio chiaro sul mutamento climatico. Questo articolo esplora il significato dietro l’installazione, le sue implicazioni sulla crisi climatica e le azioni concrete intraprese per affrontare l’emergenza ambientale. Scopri come questa iniziativa ha promosso un dialogo globale sull’urgenza dell’azione climatica.
L’istallazione è stata posizionata in via Paolo Sarpi dal 20 al 25 febbraio durante la Milano Fashion Week e l’iniziativa è stata concepita e portata avanti dalla Fondazione CESVI e Factanza Media, enti da tempo impegnati nel mettere al centro dell’attenzione il tema ambientale. Si tratta di una macchina esageratamente e volutamente distrutta da chicchi di grandine grandi come massi giganti: una comunicazione volta a sottolineare l’importanza dei cambiamenti climatici.

Quando l’arte diventa coscienza: la macchina distrutta dalla grandine e la provocazione ambientale
L’installazione, che a una prima occhiata veloce poteva sembrare una semplice opera d’arte moderna, in realtà voleva essere una vera e propria provocazione poiché sul cofano dell’auto rossa campeggiava in giallo la frase “Climate change doesn’t exist”. Le persone che passavano nei pressi della via si trovavano di fronte a una scena surreale volta però a far capire che chi nega o ignora il cambiamento climatico è un irresponsabile. Infatti sembra quasi che questa disastrosa grandinata abbia voluto far capire a modo suo al proprietario della macchina che con il clima non si scherza: oltre ad aver danneggiato in maniera quasi irrecuperabile l’autovettura, uno dei grossi chicchi di grandine è sato posizionato proprio sulla scritta “Il cambiamento climatico non esiste”. Un chiaro e forte segnale mandato dagli ideatori di questa installazione.
L’obiettivo del progetto, nato dalla collaborazione tra Fondazione CESVI, Factanza Media e Mirror, era trasformare concetti astratti in esperienze visive coinvolgenti, allo scopo di stimolare riflessioni profonde sulla responsabilità individuale e collettiva riguardo all’ambiente.
Emergenza climatica globale: il costo dei fenomeni meteorologici estremi
I fenomeni climatici estremi si manifestano sempre più frequentemente in tutto il mondo, inclusa l’Italia. Milano ha ancora i segni delle violente piogge e delle grandinate che l’hanno recentemente colpita, mentre l’Emilia-Romagna è stata duramente colpita dalle devastanti inondazioni. Questi eventi non sono casuali o imprevedibili, ma sono le conseguenze del riscaldamento globale, che aumenta l’intensità delle tempeste. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore di 0,60° rispetto al periodo 1991-2000 e di 1,48° rispetto ai livelli preindustriali. Tra il 1970 e il 2021, nel mondo si sono verificati 11.778 fenomeni meteorologici estremi, causando danni economici per 4.300 miliardi di dollari e la morte di 2 milioni di persone, il 90% delle quali nei Paesi in Via di Sviluppo.

La tragedia di una macchina distrutta non può essere paragonata neanche lontanamente a ciò che accade regolarmente in altri Paesi del mondo, dove gli eventi meteorologici estremi cancellano tutto, causando morte e distruzione. Questo è stato il caso del Pakistan tra il 2022 e il 2023. Proprio per questo, accanto all’installazione, è stato collocato un totem multimediale che mostrava l’impatto dei cambiamenti climatici in tutto il mondo, con un focus particolare sul Pakistan, un Paese simbolo dell’ingiustizia climatica.
Devastazione climatica in Pakistan: impatti umani e socioeconomici delle inondazioni del 2022 e 2023
Il Pakistan è stato uno dei Paesi più colpiti dagli eventi climatici estremi, nonostante contribuisca poco alle emissioni di gas serra. Le inondazioni del 2022 hanno devastato un terzo del Paese, colpendo oltre 33 milioni di persone e costringendo più di 8,2 milioni di individui a lasciare le proprie case. Nel 2023, l’emergenza si è aggravata nella regione del Punjab, dove più di 750.000 persone sono state colpite da piogge estreme, causando lo sfollamento di oltre 630.000 persone e danneggiando quasi mezzo milione di acri di colture.

Nei distretti colpiti, il tasso di malnutrizione acuta grave è aumentato significativamente, mentre le malattie legate all’acqua contaminata hanno registrato un’impennata. Gli effetti dell’emergenza hanno colpito principalmente le persone già svantaggiate, spingendo milioni di abitanti al di sotto della soglia di povertà.
La solidarietà ambientale: fondazione CESVI e Factanza Media sottolineano l’importanza di provocazioni come la macchina distrutta dalla grandine
Gloria Zavatta, Presidente di CESVI, ha sottolineato che il cambiamento climatico esaspera le disuguaglianze sia a livello internazionale sia locale. Le comunità più povere e marginalizzate sono le più colpite. La scelta di portare avanti l’iniziativa durante la Settimana della Moda di Milano era significativa, poiché metteva in evidenza la necessità di affrontare il problema del cambiamento climatico in un contesto di grande visibilità.
CESVI, con una presenza consolidata in Pakistan dal 2005, si è concentrata sulle attività di preparazione e risposta alle catastrofi naturali. Attraverso il progetto di assistenza umanitaria, ha fornito aiuti vitali, supportato la ricostruzione e migliorato le condizioni di vita delle comunità colpite. Oltre 200.000 persone hanno beneficiato di questo progetto di sostegno.

L’istallazione della macchina distrutta dalla grandine ha rappresentato un impegno tangibile verso la causa ambientale. Bianca Arrighini, CEO e co-fondatrice di Factanza, ha sottolineato che questa iniziativa non è stata solo un gesto di solidarietà, ma un vero e proprio impegno verso il cambiamento. Il progetto ha cercato di evidenziare le storie umane e gli impatti delle crisi climatiche, promuovendo azioni concrete per richiamare l’attenzione sull’importanza di un’azione globale immediata.
L’evento faceva parte del progetto “Assistenza Umanitaria per le Comunità Vulnerabili Colpite dalle Alluvioni in Pakistan”, finanziato dall’Unione Europea.
Fonte: www.cesvi.org
Immagine di copertina: cesvi.org website – la macchina distrutta dalla grandine